Cronache di messidoro 1262

Principato

Foresta Rossa, Valleterna

Data

settimo giorno della seconda decade di messidoro 1262

La giustizia del Re

Edoardo dei Castamanti, diretto discendente del Profeta, siede alfine sul Trono del Sole. I sette Principati sono di nuovo in pace. Il governo delle Terre Spezzate è ora affidato a due Regni saldamente alleati, quello delle Terre Spezzate e il Reame di Neenuvar e Meridia guidato dal Sire Elfo Galdor Elentauron.

Edoardo II aveva promesso che l'avvento del suo Regno avrebbe inaugurato una nuova era di giustizia. Non appena incoronato aveva pronunciato queste parole:

• Miei fedeli sudditi! In questi ultimi mesi, alcuni tra voi si sono ribellati a me. Altri mi sono rimasti leali. Altri ancora si sono battuti contro di me. Voglio che sappiate che, da oggi in poi, io sarò il Re di voi tutti, senza distinzioni!
• Il tempo della guerra è finito. Oggi inizia un nuovo regno di pace e virtù. Negli ultimi anni le Terre Spezzate hanno avuto sovrani deboli e poco rispettati. Ma da ora in poi non sarà così: le Terre hanno finalmente un Re giusto e forte, un Re che saprà unire il Regno come mai prima. Io giuro solennemente dinanzi agli dèi che governerò le terre con giustizia. E giuro – VI GIURO – che, costi quel che costi, porterò la virtù e la rettitudine in tutte le Terre. Che gli uomini giusti e di buon cuore gioiscano, poichè li proteggerò da ogni male.
• Che gli uomini empi e malvagi tremino, poiché NULLA potrà proteggerli dalla mia ira!

Sua Maestà ha inteso sin dall'inizio tener fede alla sua parola. Bramante da Vesta, un erudito importante per tutte le Corti, è stato vigliaccamente rapito da, ignoti quanto audaci briganti. Stando alla parola degli esploratori di Valleterna e dell'alleato Regno di Neenuvar i fuorilegge hanno portato il loro prezioso ostaggio nelle selve della Foresta Rossa. Nel folto del bosco deve trovarsi il loro covo. Sono decadi, infatti, che le genti della zona subiscono furti di bestiame e patiscono rapimenti e assassinii. La popolazione, impaurita dalle sparizioni e dalle ruberie dei briganti, invoca a gran voce l'aiuto del Re.

Il Sovrano ha deciso di rispondere immediatamente e ha convocato tutti i valorosi del Regno nella foresta Rossa per stanare i manigoldi che infestano quelle terre. Sua Maestà ha pubblicamente proclamato che questa non è che la prima delle spedizioni che egli intende compiere per debellare le insidie che in ogni parte delle Terre Spezzate minacciano la pace del suo popolo!

Lungo la via per raggiungere la foresta che si estende sulle pendici dei Monti della Spina, tra gli avventurieri ha preso a girare un'inquietante diceria. Il popolo mormora che dalle foreste d'Oltrespina sia tornato a colpire lo spettro del Cavaliere Nero e che questa inquietante figura terrorizzi contadini e Signori, comparendo a sorpresa nelle loro magioni alla ricerca di qualcosa...

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